lunedì 29 ottobre 2007

IN CONCERT

Comunicato stampa :

DIASPRO in concerto CSAO il Molino .
Mercoledì 21 novembre – ore 19.30.

“Ci vuole veramente del coraggio per creare una settimana antimilitare al centro sociale mentre per le strade della città, in contemporanea, girano parate militari, aerei da guerra e divise di ogni tipo e tutto questo in uno stato che si definisce “ Neutrale “.
La condizione è stare in silenzio a guardare cio’ che succede per il mondo , creando, da parte dei nostri politici, un esercito che ci difenda in caso di attacco...e questo è comprensibile. Ma la verità è piu’ semplice , tutto fa parte di un disegno di potere e di denaro e se si vogliono delle cifre, basta fare un giro in internet o in qualche libreria seria per rendersi conto di cosa puo’ fare un esercito che “difende” il proprio paese, vedi la Cecenia , i Curdi, l’Iraq e sono solo la minima parte di stati attaccati da potenze militari. E pensate se una di queste potenze dovesse attaccare la Svizzera, credete che resisteremmo come stanno resistendo i Ceceni che da 10 anni sono attaccati incondizionatamente da parte dell’esercito Russo , composto di ragazzi di vent’anni che sparano a bambini e donne senza ritegno e coscienza..?
Tutto questo non ha senso. La Svizzera non ha nulla da “offrire” tipo : petrolio, gas, metalli preziosi, cosa credete..che ci attaccheranno per il latte delle nostre mucche..?...E quindi perché abbiamo un esercito con le ultime armi tecnologiche e aerei super veloci che vanno a 1500 km. orari quando la distanza massima dei nostri confini è di 400 km....?
Da parte nostra, l’unica voce che abbiamo per dire cio’ che pensiamo di tutto questo marasma di potere e denaro è la voce della musica, della canzone.
Semplicemente e neanche troppo da idealista . Ma concretamente.
La coscienza normalmente si muove quando è troppo tardi e da parte dei potenti, sembrerebbe che neanche esiste. E anche se non è molto, l’importante è fare qualcosa, nel piccolo che noi siamo e già solo parlarne è onorevole.
Ma lo stato di paura che stanno creando i nostri politici è poco onorevole e di facile lettura ;la paura del diverso si tramuta in razzismo e l’emigrazione di massa dagli stati in guerra o in decadimento sociale si traduce in paura che ci rubino la terra.
Ma non dimentichiamoci che il nostro popolo è un popolo di emigranti fin dall’ottocento e le lettere che mio nonno scriveva a mia nonna sono toccanti e il ricordo della nostra richiesta d’aiuto ad altre nazioni per trovare lavoro è ancora vivo e vicino. E le nazioni che ci hanno aiutato nei momenti difficili, dovrebbero essere d’esempio per rafforzare la nostra innata ospitalità e coscienza per il piu’ debole. E politicamente le soluzioni ci sono...basta smetterla di fare del campanilismo e del facile ostruzionismo e ritornare sul tavolo del dibattito come persone serie e impegnate nel proprio lavoro.
Le armi non servono a niente e la divisa ci rende tutti uguali, come pecore al macello. “ Diaspro ( Peo Mazza )

8 commenti:

Anonimo ha detto...

io ci saro'
Sarà tutto un casino ma a mé la guerra non piace
Sarebbe tutto piu' semplice partendo dal non tenere armi in casa pronti a uasarle contro il diverso
che poi la guerra si riduce a quello

ma in ogni caso grande musica

Anonimo ha detto...

penso a quella grande nazione che ancora ama definirsi "super potenza" che permette a chiunque di acquistare armi, praticamente al supermercato. sarà demagogico ma non ho mai sentito di sparatorie o stragi nei college europei o laddove il porto d'armi è severamente regolamentato. peace, please. r.

Diaspro ha detto...

"Leggo il giornale e ancora non vedo. Le bombe cadono dal cielo.
La gente poi, là non esiste perche qui non si ammette che è tutto parte di noi"
M.

Anonimo ha detto...

La Svizzera è la cassaforte del mondo. Chiunque tenti di attaccarla avrebbe solo da rimetterci. Quindi, in fondo, si difende da sola perchè nessuno si sognerebbe mai di radere al suolo le banche dove sono custoditi i propri soldi. Allora a che serve l'esercito? Un'enorme voragine che inghiotte parte delle nostre tasse e parte delle risorse che potrebbero essere talmente meglio investite che se ci penso mi viene da... suonare. Roberto Moriani, keyman.

Anonimo ha detto...

la divisa divide! Peace, Please! r.

Diaspro ha detto...

E’ una rara occasione questa dove il nostro pensiero corre parallelo alle tematiche sulla guerra. Rara perché certi discorsi sono faticosi da affrontare o perché appaiono retorici e purtroppo ancora tanti non hanno orecchie per sentire o volontà di osservare.
La nostra realtà piu’ prossima è quella di accedere al meglio, alla condizione di benessere piu’ alta. Ci dividiamo in nazioni per ragioni di sopravvivenza e sicurezza ma produciamo l’esatto contrario.
Ancora prevale la legge del piu’ forte.
Qualcuno ha detto che “imparando a osservare cio’ che davvero ci è utile da cio’ che non lo è, provochiamo un’evoluzione.
Noi osserviamo l’inutilità delle guerre e l’indifferenza umana che viene a galla. Osserviamo che c’è chi ha paura e sceglie di stare al suo posto per timore di cadere in disgrazia.
Osserviamo che malgrado il nostro sistema ha dato benefici da un lato, dall’altro ha dimostrato di essere inefficiente, ma ancora non impariamo dagli errori commessi.
Le scuole insegnano ad acquisire fatti del passato ma senza che questo sia d’aiuto per le nuove generazioni ad evitare tali errori.
Stiamo parlando di una coscienza collettiva incontrollata, lasciata alla paura del vivere.
La paura è la faccia opposta dell’amore e noi siamo cio’ che scegliamo di essere. Possimo fare di piu’, possiamo continuare a dirlo nel modo che conosciamo meglio.
Ogni persona conta.

M.

Diaspro ha detto...

La saggezza di un popolo si misura con la sua cultura. Che fine ha fatto la nostra?
I tempi sono cambiati ma sembriamo non stare al passo con le nostre scelte, forse per questo corriamo tanto senza guardarci troppo intorno,senza pensare che insieme ad una realtà esterna ne abbiamo una interna che comunque ci accomuna e ci unisce.
Fin tanto che ci sarà uno che prevale sull'altro nessuno di noi si sentirà sicuro di costruire la propria felicità. Il benessere nel quale ci sprofondiamo è solo un angolo in cui ci siamo riparati, prima o poi bisognerà uscire.

kikko ha detto...

Grazie Diaspro ...
per aver regalato al mio cuore 2 ore di concerto splendido ...
Mi avete emozionato ...
Mi ha emozionato Michela ...
Mi ha emozionato Roby ...

Siete meravigliosi, andate per la vostra strada senza compromessi, perchè siete già arrivati ... quando sono il cuore e l'anima a suonare, a cantare ... ecco, è l'estasi del messaggio Diaspro - pubblico ...

Di cuore, grazie ... e una lacrima scende ...
Kikko